Dopo l’annuncio della mancata
ricandidatura di Pisapia a Sindaco di Milano, – interviene Samuele Piscina,
capogruppo del carroccio in Zona 2 - la Sinistra zonale ha deciso di
entrare sin da ora in campagna elettorale e di cambiare apparentemente politica
in materia di sicurezza.
È stata infatti approvata
dalla sola maggioranza una delibera contenente una serie di incontri sul tema
della sicurezza che saranno svolti all’interno del territorio zonale.
Erano 4 anni che il gruppo
Lega Nord e il resto dell’opposizione chiedevano alla presidenza di occuparsi
di sicurezza e non unicamente di coesione sociale.
La proposta pervenuta a 1
anno dalle elezioni può avere solo 2 motivazioni: o la maggioranza si è resa
conto di aver fallito miseramente con la propria politica di integrazione o,
temendo di cadere a picco, è in atto un goffo tentativo per racimolare qualche
voto dagli scontenti dell’amministrazione Pisapia.
Tentativo peraltro fuorviante
in quanto la maggioranza, nonostante le numerose segnalazioni e i numerosi
problemi di sicurezza presenti in Zona 2 quali via Padova, la Stazione Centrale
e i Rom di via Idro, nulla ha mai fatto.
Singolari le parole del
capogruppo di Sinistra Ecologia e Libertà Federico Chendi che afferma che “via
Padova è la zona più sorvegliata di Milano”. Peccato che i cittadini non la
pensino allo stesso modo e provino continuamente, ma senza più speranze, a
chiedere pattugliamenti fissi e il ripristino dei militari nelle strade.
È sotto gli occhi di tutti
che la situazione di insicurezza a Milano negli ultimi 4 anni sia peggiorata in
modo esponenziale e i dati della Questura confermano suddetto trend.
A tale situazione –
conclude Piscina - ci ha portato proprio la politica benevola della
Sinistra che è riuscita nientemeno a rendere insicuri i pochi quartieri che
riuscivano a salvarsi, come la Maggiolina che proprio ieri è stata oggetto
dell’ennesima rapina presso le poste di via Stefini.
È ora che la Sinistra prenda
atto che la propria politica indulgente e delirante sia risultata fallimentare
e faccia mea culpa innanzi ai milanesi.
I cittadini sono esasperati e
sapranno chi votare tra 1 anno a prescindere dagli spot elettorali sotto forma
di incontri con la cittadinanza.